Spade e robot by AA.VV

Spade e robot by AA.VV

autore:AA.VV.
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Perseo
pubblicato: 1998-11-30T16:00:00+00:00


IL NOSTRO PRESENTE VISTO DA IERI

I due racconti che seguono, e che presentiamo con particolare piacere ai nostri lettori, si svolgono anch’essi entrambi sulla Terra, e in entrambi però il tema dello spazio è presente… per il sogno di partire alla colonizzazione di nuovi mondi espresso dai pionieri di Carol Emshwiller, e per il quotidiano lavoro di un colono venusiano in visita alla Terra nella storia di F. L. Wallace. Scritti entrambi una quarantina di anni fa, ci sorprendono sia per l’originalità che per l’attualità stringente di un ammonimento sociologico che si e avverato assai prima di quanto gli autori stessi avessero immaginato.

Scrittrice d’avanguardia, femminista e creatrice di storie al limite della provocazione, Carol Emshwiller, nata nel 1921, sposò nel 1949 l’artista Ed Emshwiller (il celebre Emsh, scomparso nel 1990), ma pur collaborando con il marito occasionalmente, in particolare nel turbinoso periodo del 1968, quando insieme si dedicarono a realizzare films underground e sceneggiature d’avanguardia, dalla pubblicazione del suo primo racconto - appunto, This thing called love apparso nel 1955 - si e costruita una fama del tutto personale e indipendente di genio e sregolatezza letteraria, ottenendo alti riconoscimenti e diventando un emblema del movimento delle scrittrici femministe americane. Il suo straordinario talento si è manifestato soprattutto nel campo del racconto (il suo primo romanzo, Carmen Dog, violento apologo femminista, è apparso solo nel 1988) e soprattutto nei settori di avanguardia.

Floyd L. Wallace, del quale si ignora persino la data di nascita, è uno dei grandi scrittori dimenticati del periodo aureo di Galaxy, del quale va segnalato lo splendido Address: Centauri (1955) e un cospicuo numero di racconti, apparsi tutti tra il 1950 e il 1960 sulla Galaxy di H. L. Gold. Autore schivo, poco reclamizzato, si è segnalato per la capacità letteraria e l’intuizione di situazioni e momenti della società futura che pochi altri scrittori hanno saputo eguagliare. Regina di abiti potrebbe essere stato scritto oggi, riflettendo sulle tendenze e le stravaganze del mondo della moda, e nella sua spartana semplicità esemplifica al meglio le qualità di costruzione e di narrazione di Wallace.

Si tratta di due scrittori che non vengono immediatamente citati quando si parla di coloro che hanno reso grande la letteratura di fantascienza, ma che ne rappresentano al meglio le potenzialità eversive e intuitive che hanno maturato il movimento dandogli una così spiccata preminenza tra gli altri movimenti letterari del secolo.

È questa una duplice visione del nostro presente visto da ieri, una sorta di controllo incrociato dell’attendibilità e della sensibilità degli autori che hanno dato forma alle “mappe dell’inferno” rese famose da Kingsley Amis in uno dei periodi più stimolanti e fervidi di rinnovamenti e di idee. Come sempre, siamo sorpresi di fronte alla capacità di analizzare il presente per ricavarne il futuro che gli scrittori di science fiction sanno dimostrare.



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